Stima della resistenza caratteristica del calcestruzzo in situ
La prova sclerometrica è una delle prove più utilizzate per ottenere una stima in situ della resistenza caratteristica del calcestruzzo. Il principio di prova si basa sul rimbalzo di una massa battente su di un pistone che si appoggia alla superficie del manufatto in calcestruzzo: quanto più elevata è la resistenza, tanto maggiore è il rimbalzo. L’indice sclerometrico, ottenuto ad ogni rimbalzo, è proporzionale all’altezza di rimbalzo ed è collegato alla resistenza a compressione del calcestruzzo. Utilizzando le curve di correlazione fornite con lo strumento si ricava una stima della resistenza a compressione cubica del calcestruzzo. Secondo la normativa questo strumento può essere usato per valutare l’omogeneità del calcestruzzo e per determinarne le variazioni subite nel tempo, poiché la distanza di rimbalzo dipende dall’energia cinetica posseduta dalla massa battente e dalla quantità che viene dissipata nell’impatto. I calcestruzzi meno resistenti o comunque degradati assorbono più energia rispetto a calcestruzzi più rigidi e resistenti, fornendo quindi un indice di rimbalzo minore. I risultati ottenuti possono essere influenzati da fattori come l’umidità del calcestruzzo in superficie, la rugosità della superficie, l’angolo d’inclinazione dello strumento rispetto alla superficie di prova, la stagionatura del calcestruzzo e le dimensioni dell’aggregato. Su ogni faccia delle superfici di calcestruzzo indagate vanno eseguite almeno 9 misurazioni (o battute) non sovrapposte e distanti non meno di 25 mm tra loro o dal bordo di eventuali difetti superficiali presenti e dai ferri d’armatura, preventivamente localizzati. La prova fornisce indici di rimbalzo (Ir) per ogni punto d’indagine. Nel caso in cui più del 20% dei valori acquisiti si discosti di più di 6 unità dalla media degli indici di rimbalzo, allora la prova non è ritenuta accettabile e occorrono ulteriori approfondimenti. Lo strumento è soggetto ad un periodico controllo di calibratura facendo ricorso a misurazioni su un'apposita massa denominata incudine di taratura o massa di riscontro.
Strumentazione utilizzata:
Sclerometro DRC modello ECHTA 1000
Tipologia di struttura interessata:Edifici in CA
Scopo della prova:Stima della resistenza caratteristica del calcestruzzo in situ
Normativa di riferimento:UNI 9189